17 Maggio 2018

Sono molti anni che studiosi e scienziati di tutto il mondo affermano e confermano come l’umano sia un sistema in relazione con una molteplicità di sistemi interconnessi tra loro. Oggi giorno ognuno di noi, forse, è riuscito a sviluppare una qualche forma di consapevolezza sul “concetto di sistema”  per quanto riguarda la fisica, la biologia, l’astronomia, la chimica, le scienze sociali, la natura, il clima, la salute, l’organizzazione dei processi di lavoro, l’economia, la finanza, le tecnologie, il web, ma sembra siamo ancora lontani da una estesa coscienza di quali siano gli approcci e le modalità più adeguate per condurre la propria vita nella piena accettazione di questa visione più “olistica” dell’uomo. In particolare quando il focus si sposta sulle relazioni, ci si perde, ci si disorienta e si difende ad oltranza una visione parcellizzata, ristretta e limitata delle dinamiche interpersonali. Si fa presto a dire: “siamo tutti collegati, l’universo è un grande sistema più o meno infinito, del quale tutti facciamo parte”; infatti è scientificamente dimostrato ma da qui alla capacità di sviluppare pensieri ed azioni responsabili rispetto a questa “consapevolezza ideale” ce ne passa.

Personalmente e professionalmente ho deciso di approfondire i miei studi e le mie esperienze su questo concetto, perché notavo che nelle dinamiche interpersonali, ma non solo, anche in quelle di lavoro e organizzative, molte persone hanno grandi difficoltà al pensare ed egire con una visione sistemica. Concentrarsi principalmente su ciò che emerge dalla realtà o dalla situazione che stiamo vivendo spesso è una urgenza percettiva dettata dal prendere coscienza di ciò che emerge – figura – rispetto allo – sfondo – (principio della percezione nella Gestalt), ma c’è anche lo sfondo e ci sono pure molti altri elementi collegati e in relazione con figura e sfondo. Abbiamo dunque l’esigenza di allenare moltissimo la nostra capacità sia di focalizzarci su uno specifico aspetto quanto di saper ampliare la nostra visione, queste fasi possono non essere necessariamente simultanee, ma concorrono entrambe a fornirci molti più dati e quindi informazioni sul “fenomeno” che stiamo vivendo, analizzando e dunque anche sulle possibili ipotesi di soluzione o meglio dire di trasformazione e cambiamento.

L’umano è un sistema aperto in continua comunicazione con se stesso e con il mondo, in continua relazione con oggetti, situazioni, ambiente, persone, altri sistemi viventi o meccanici, in continuo cambiamento.

Tutti i sistemi meccanici che contemplano la presenza anche dell’umano, diventano per definizione sistemi viventi, anche un’azienda lo è. Ogni piattaforma di social network che è programmata con regole precise di tipo matematico tramite algoritmi, contenente l’umano diviene un sistema vivente. L’intelligenza artificiale in continuo sviluppo sta proprio passando dall’essere un sistema efficientissimo ma meccanico, come un orologio, al diventare un sistema vivente aperto all’evoluzione e all’interazione.

La logica di funzionamento minimo di ogni processo, input – elaborazione del o degli input – output, è solo uno dei criteri che favoriscono il continuo sviluppo ed evoluzione dei sistemi interconnessi, che sono ben più del “metodo” ben più di una “procedura” ben più dello “standard”, ben più della lineare visione meccanicistica che ci ha accompagnati anche scientificamente fino a qualche decennio fa. Un sistema è un insieme di elementi collegati tra loro da relazioni di interdipendenza e feedback fisici, chimici, meccanici, biologici, umani dove al variare di uno soltanto degli elementi varia, in termini di quantità e qualità, l’intero sistema.

Questa rinnovata urgenza di comprendere la vita implica anche un nuovo tipo di pensiero – pensare in termini di relazioni, configurazioni e contesti, che nella scienza è conosciuto come “pensiero sistemico”. Di conseguenza la comprensione raggiunta attraverso questo tipo di pensiero viene spesso identificata con una visione sistemica della vita.

Ci sarebbe molto altro da dire, naturalmente sulla visione sistemica e potremmo entrare nei meandri di molti altri riferimenti scientifici ma credo sia utile anche tenere le cose semplici.

Condividi: