6 Aprile 2018

Ascoltare è forse una delle attività umane che le persone danno più per scontate e che invece determinano la maggior parte dell’efficacia nella comunicazione interpersonale. Generalmente le persone confondono il semplice atto uditivo o un’attenzione istintiva verso chi ci parla con l’Ascolto, ma in realtà come molti studi nell’ambito delle scienze umane hanno dimostrato il saper ascoltare è una vera e propria competenza e, tra le soft Skills, rientra tra le competenze relazionali. Se ascoltare è dunque assodato che è una competenza importante, allenarsi a farlo in modo ottimale dovrebbe essere un obbiettivo primario per chiunque voglia realisticamente migliorare la propria capacità di comunicazione interpersonale, aumentando l’efficacia, riducendo le possibilità di conflitto, e ottenendo conseguentemente miglioramenti nelle relazioni a tutti i livelli.

Qui di seguito condivido alcuni brevi ma utili consigli pratici tratti da. “L’arte di ascoltare e mondi possibili” di Marinella Sclavi (scrittrice, sociologa, antropologa)

  1. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni
  2. Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista
  3. Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che abbia ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva
  4. Le emozioni sono strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi
  5. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze
  6. Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti
  7. Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sé

Sono certa che troverete interessanti queste regole, basilari per diventare ottimi ascoltatori, io le integrerei con altre tre che ritengo decisive per ottimizzare le prime sette della Sclavi. Occupandomi in primis di formazione e relazioni propongo un focus particolare su:

  1. Saper sviluppare pazienza e sincera comprensione per fare si che la reciprocità comunicativa verbale e non verbale creino un “ponte di empatia” con l’altro
  2. Mantenere alta la qualità del feedback, verbale e non verbale, sull’argomento oggetto del confronto, in modo da poter porre le domande più adeguate a fare si che il nostro interlocutore ci esprima le sue idee nel modo più chiaro possibile.
  3. Saper gestire o posticipare ad altro luogo, o altro momento un dialogo che si è avviato spontaneamente ma che si sviluppa in un contesto non adatto o in tempi troppo stretti.
Condividi: